La borsite della zampa d’oca
Eziopatogenesi
La zampa d’oca rappresenta l’inserzione tendinea dei muscoli sartorio, gracile e semitendinoso a livello della faccia antero-mediale del tratto prossimale della tibia. Tra l’aponeurosi di questi tendini ed il LCM ,è presente una borsa, che può andare incontro ad un processo infiammatorio sia in caso di sfregamento causato da sovraccarico funzionale, che a causa di un trauma contusivo diretto.
Clinica e diagnosi
Spesso la diagnosi clinica viene formulata in base alla semplice palpazione sulla zona inserzionale, che evoca dolore. Tuttavia, si rende necessario porre diagnosi differenziale con la cellulagia dolorosa mediale, di frequente risconto nella popolazione femminile e dovuta ad un fenomeno di lipodistrofia a carico del tessuto sottocutaneo con esiti di lesione del LCM, come la sindrome di Pellegrini-Stieda con un dolore neurologico irradiato sul decorso del nervo safeno interno. L’esame obiettivo evidenzia, oltre a dolore alla palpazione, gonfiore e talvolta, crepitio.
Trattamento
Il trattamento è di tipo conservativo e si avvale di crioterapia, antinfiammatori locali laser ed US. Talvolta si rende necessario infiltrare localmente con prodotti cortisonici, molto più rara è invece la necessità di exeresi chirurgica
Riabilitazione e ritorno dell’attività sportiva
La ripresa sportiva diviene possibile nel momento in cui la sintomatologia algica sia completamente risolta.