La distorsione del polso

La distorsione dell’articolazione del polso, seppur più rara di quella di ginocchio e caviglia, rappresenta un evento traumatico di non infrequente riscontro e può essere fortemente inficiante per ciò che riguarda la funzionalità della mano. L’articolazione del polso è stabilizzata da 4 strutture legamentose:

  1. Il legamento trasversale del carpo;
  2. Il legamento dorsale del carpo;
  3. Il legamento collaterale carpo-ulnare;
  4. Il legamento collaterale carpo-radiale.

La distorsione avviene quando, in seguito ad un evento traumatico, tali strutture legamentose vengono sollecitate al di là delle loro possibilità funzionali
Come tutte le distorsioni, anche le distorsioni del polso possono essere classificate in tre diversi gradi in funzione della loro gravità:

Distorsioni di I° grado: le strutture sono sottoposte solamente ad un meccanismo di sovra-stiramento senza peraltro subire danni strutturali, od al massimo soffrono di danni strutturali microscopici.
Distorsioni di II° grado: le strutture subiscono in seguito al trauma lacerazioni parziali che comunque compromettono solamente parzialmente la stabilità articolare.
Distorsioni di III° grado: le strutture subiscono una lacerazione totale con conseguente grave compromissione della stabilità articolare.

Eziopatogenesi
La distorsione del polso avviene generalmente in seguito ad una caduta sulla mano a palmo aperto.
Diagnosi
La diagnosi è clinica e deve comunque essere supportata da una radiografia che escluda fratture ossee.

Trattamento
Le distorsioni di I° e II° vengono trattate tramite immobilizzazione gessata od in tutore della durata di c.a. 20 giorni. Nel caso di distorsioni di III° grado ed in presenza di grave instabilità articolare si può considerare un intervento chirurgico di ricostruzione legamentosa. In entrambi i casi deve seguire un idoneo programma di riabilitazione funzionale.