La sindrome della plica medio-patellare
Eziopatogenesi
Una plica, altro non è che un comune setto sinoviale, ossia un ispessimento di una piega della capsula articolare del ginocchio. Questi ripiegamenti sinoviali non rappresentano una costante anatomica e, di fatto, possono essere considerati come dei residui dello sviluppo embrionale. Nell’articolazione del ginocchio sono riscontrabili tre pliche: la plica sinoviale superiore (presente in circa il 50% dei casi), la plica sinoviale inferiore (riscontrabile in circa il 70% degli individui) e la plica sinoviale interna (che è osservabile in circa il 25% dei soggetti). La plica sinoviale interna, o mediopatellare, che peraltro è l’unica delle tre pliche alla quale è possibile imputare l’insorgenza del dolore anteriore all’articolazione del ginocchio, presenta un decorso di tipo verticale lungo il bordo mediale della rotula. La sintomatologia dolorosa è scatenata da un meccanismo di conflitto che vede il ripiegamento fibroso della capsula articolare, ossia la plica, impegnato tra il condilo femorale e la rotula, nel corso del movimento di flessione del ginocchio.
Clinica e diagnosi
Il dolore si presenta nel corso di attività sportive come la corsa, il ciclismo, lo sci, il pattinaggio, ossia in attività che comportino l’insorgenza di un conflitto tra la plica sinoviale, il condilo femorale mediale e la rotula. Talvolta l’atleta può lamentare sensazioni di scatto o di pseudoblocco articolare. A volte è possibile apprezzare palpatoriamente la plica come un ispessimento a guisa di “corda” a livello del margine mediale della superficie articolare; questo, ovviamente, facilita molto la diagnosi clinica. L’accertamento definivo della diagnosi si effettua mediante artroscopia. In ogni caso, la diagnosi differenziale deve essere posta con le lesioni del menisco mediale.
Trattamento
L’unico trattamento possibile è di tipo chirurgico e prevede l’exeresi della plica per via artroscopica
Riabilitazione e ritorno dell’attività sportiva
La ripresa dell’attività sportiva, dopo exeresi artroscopica, è possibile dopo 2-3 settimane.